News dal Himalaya del 14 ottobre 2024
Quest’anno, un po’ come negli ultimi anni, il monsone non finisce quando “deve”, è quest’anno è arrivata una “coda” del monsone non indifferente, ma per fortuna nessun turista ha avuto disguidi e i nostri viaggi, sia di trekking che culturali, non hanno incontrato disguidi alcuni anche in quel periodo.
Nel contempo, il turismo del Nepal vive un periodo di interesse notevole, il turismo è in aumento costante e forse il 2024 porta di nuovo al livello del 2019. La “stagione ideale” per un trekking e’ simile al “ferragosto” in Italia, gli indù nepalesi che popolano le colline e pianure, vogliono andare a casa per stare con la famiglia e la capitale Kathmandu vive un esodio di gente, le strade si svuotano da gente e veicoli.
Quest’anno arrivano anche molti trekker o escursionisti in Nepal, per immergersi sui itinerari vari del Himalaya. Si ha stabilito pure un record di voli con 67 voli (!) che sono atterrati a Lukla, assieme a 139 voli in elicottero, con oltre 800 escursionisti internazionali e 167 escursionisti nepalesi diretti al campo base Everest in un unico giorno!
Forse un po’ esagerato? Senza infrastrutture adeguate alle masse che si versano in un mese e mezzo sul Khumbu soprattutto con piccoli aeromobili e elicotteri, quest’ultimi anche fino al Everest Base Camp e anche oltre ai campi elevati della montagna. Il parco senza dubbio raggiunge il punto dove può ancora “digerire” l’afflusso, ma di questo scriveremo un altra volta!
La situazione nell’Annapurna e’ simile, con un forte incremento dei visitatori, soprattutto proveniente dal Subcontinente (India, Bangladesh in primis) in pellegrino verso il tempio di Muktinath, sacro per indù come buddisti così nel mese di settembre, oltre 36000 turisti hanno visitato la regione. In tutto l’anno finora oltre 105000 turisti, in gran parte locali e del Subcontinente e circa 15000 mila “occidentali” di cui oltre 8500 oltrepassando il passo del Thorong la.
Anche nella regione del Kanchenjunga, del Dolpo, Langtang e dell’Alto Mustang si nota un notevole incremento degli arrivi. Il turismo del Nepal nel 2024 vede un altro anno di ripresa e probabilmente si avvicina o forse anche lo supera i numeri del 2019, quando si raggiunse bel oltre 1.200.000 arrivi nel paese, di cui il 30% trekker.
Dimenticavo, questa e’ anche la stagione dove e’ difficile trovare persone disponibili a lavorare che poi a fine mese viene il prossimo festival del Tihar, la festa della luce che finisce con la Bhai Tika. In quel giorno non si deve mancare e nei giorni successivi tutti tornano al lavoro o a casa dove adesso vivono. Le il ritmo della vita continua….
Un bel conflitto col turismo che ha la sua grande stagione praticamente nel stesso periodo… nulla di promettente per chi decide l’ultimo momento, anche se alla fine si riesce sempre a trovare una soluzione.
Record e record sugli ottomila
Una sedicenne australiana, Bianca Jane Adler, è diventata la donna più giovane al mondo ad aver raggiunto la vetta del monte Manaslu (8163 metri).
Nata il 1° febbraio 2008, la scalata di Adler ha stabilito un nuovo record per la scalatrice più giovane sul Manaslu.
Il diciottenne Nima Rinji Sherpa e diventato con il suo successo il primo a completare tutti ottomila salendo il Shisha Pangma (8027 m) nel Tibet. Ha diversi record come il più giovane alpinista a salire in vetta ai vari ottomila, così in un unico mese (luglio 2023) ben quattro ottomila in un mese (Gasherbrum I – 18 luglio, Gasherbrum II – 19 luglio, Broad Peak – 23 luglio e il K2 – 27 luglio 2023) in più il Nanga Parbat il 26 giugno 2023.
Anche oggi il governo del Nepal ha annunciato di aprire ben 57 nuove vette del Nepal Himalaya all’alpinismo. Di quante vette saranno Trekking Peaks si vedrà dopo le attuali feste.
Anche Nirmal Purja Magar, “Nimsdai” ha incredibilmente creato ben 3 nuovi record, il 4 ottobre ha concluso i 14 ottomila senza l’uso di ossigeno in 2 anni, 4 mesi e 28 giorni… e assieme alle altre salite sugli ottomila, ne ha raccolto ben 50 salite su un ottomila e nel complessivo ha aggiunto un terzo record, ovvero la salita con e senza ossigeno in 5 anni, 5 mesi e 12 giorni.
È chi pensava che i record da raggiungere sarebbero finiti, siamo certo si troveranno anche in futuro nuovi record sugli ottomila!
Lo sapevi?
Il Bhutan per costituzione deve tenere un manto boschivo del 60% della sua superficie ma tiene attualmente ben 72%. Per questo fa parte dei pochi paesi che producono meno emissioni di quanto produce grazie alle sue ampie foreste.
Il Bitcoin mining è il Bhutan
Certo si sa che ci sono i monaci, un re e un paese un po’ strano per noi. Ma che possiede 821 milioni di US Dollari in Bitcoin che copre, non è molto conosciuto. La statale Druk Holdings segue da tempo una politica “progressiva”. L’investimento nel crypto mining, finanziato di grazie alle grandi riserve di energia idroelettrica rinnovabile e al clima adatto a raffreddare le infrastrutture minerarie, il Bhutan si è rivelato un luogo ideale per il crypto mining. Dal 2019 il Bhutan ha legalizzato il mercato delle valute digitali e copre circa il 30% del volume della economia bhutanese.
Persistono preoccupazioni sui rischi ambientali intrinseci e sulla vicinanza dei centri di crypto mining a infrastrutture critiche come le centrali idroelettriche. Resta da vedere se la scommessa del Bhutan sul crypto mining porterà benefici in futuro.
Nuovi aeroplani per il Bhutan!
Drukair (Royal Bhutan Airlines), il vettore statale del Bhutan ha ieri firmato ieri a Paro un accordo di acquisto con Airbus per cinque nuovi aeromobili, tra cui tre modelli A320neo e due A321XLR.
I tre aeromobili A320neo sostituiranno i due vecchi A319, in servizio da 19 anni, raggiungeranno i 25 anni entro il 2030, garantendo continuità ed efficienza nelle operazioni della flotta, che dovrebbe iniziare ad arrivare nel 2030.
Questi nuovi aeromobili miglioreranno la connettività verso destinazioni a lungo raggio, tra cui l’Europa a ovest, il Giappone a est e l’Australia a sud da Gelephu, dove si espanderà l’attuale aeroporto in uno internazionale dove i due nuovi A321XLR possono atterrare.
I due aeromobili A321XLR sono specificamente designati per il prossimo aeroporto di Gelephu, poiché non possono atterrare a Paro. “Se l’aeroporto non fosse pronto entro la data di consegna programmata, Drukair ha la possibilità di convertire gli ordini A321XLR in slot A320neo”, ha affermato Drukair.
Uno sguardo verso il nostro 2025.
Anche prossimo anno saremo attivi e abbiamo già iniziato a preparare i costi per il 2025, dove prevediamo una richiesta maggiore in generale e un incremento del turismo di “media fascia” nella regione del Himalaya e dintorni.
Se ti piacerebbe viaggiare (con noi), guardati i nostri viaggi:
Le nostre partenze di gruppo, per viaggiare in compagnia di vecchi e nuovi amici!
I nostri viaggi individuali/privati che partono quando e con chi tu vuoi!
Come sempre, speriamo sia stato utile la lettura di questa newsletter sul nostro Blog!
Navyo