Il trekking in Bhutan è organizzato quasi esclusivamente con campi tendati, il paese è annidato nel cuore dell’Himalaya, un territorio aspro e ad alta quota, con più di 20 vette che superano i 7000 m.. di altitudine. 
Qui regnano gli Yak, e le popolazioni nomadi lo attraversono ancora oggi tra ritiri e monasteri secolari.

Scopri con noi come, quando e dove fare un trekking in uno dei paesi meno visitati al mondo….

Guida-viaggi-Bhutan-Gangkhar Puensum 7570 m, la montagna piu alta del Bhutan sul Snowman trek
Guida-viaggi-Bhutan-Gangkhar Puensum 7570 m, la montagna piu alta del Bhutan sul Snowman trek

Trekking ed escursionismo in Bhutan

Il Bhutan offre al trekker panorami superbi nel meraviglioso Himalaya, dove si trovano pochi villaggi e la natura è ancora intatta, attraversata solo dalle carovane dei nomadi con i loro yak.

Formalità

In Bhutan tutto è organizzato e regolato.

Non dovrai occuparti di nulla  oltre a mandarci copia passaporto e fototessera.

I permessi necessari e qualsiasi formalità burocratica, entrate ai parchi nazionali o protetti,  viene svolta da noi, per legge tu non potresti svolgere queste formalità.

Ecologia

Il sistema ambientale dell’Himalaya è molto fragile ed, essendo noi suoi ospiti più della gente del posto, possiamo ricordarci di seguire alcuni comportamenti che portano a dare il minor impatto possibile sulla natura.

Siate d’esempio anche con lo staff, perchè solitamente loro non tengono conto delle più semplici regole ecologiche, e avvisateli di raccogliere vetro e lattine per portarli a valle, tanto pesano comunque meno di quando erano piene!

Con pochi accorgimenti, facili e pratici, il vostro viaggio sarà di minor impatto sull’ambiente che vi circonda. Noi vi consigliamo di :

  • – Usare prodotti sanitari biologicamente riciclabili
  • – Non buttare nulla, ma portare tutto dietro fino alla fine del trek
  • – Evitate di inquinare fiumi e ruscelli e per i vostri bisogni state lontani da fonti e corsi d’acqua.
  • – Utilizzate batterie ricaricabili, poichè non c’e un buon sistema di riciclaggio.
  • – Avvisate, con le buone maniere, il personale che vi accompagna a seguire un comportamento ecologico.
  • – Evitate di comprare bevande imbottigliate, preferendo the e l’utilizzo di prodotti per depurare l’acqua.

Nel paese manca una rete di trek lodges e quindi tutti i trekking si effettuano con campi tendati, cuoco, guida, cavalli da soma, tenda sanitaria e tutto quanto serve per la durata del percorso sui monti dell’Himalaya bhutanese.

Quindi di base ci si muove in carovana di uomini e cavalli, a volte anche con gli Yak.

I trekking variano molto, il Gantey – Wangdi trek è facile e porta in tre giorni appunto a Wangdi Proedhang, mentre il Druk Path porta da Paro a Thimphu ed è un trekking medio-impegnativo, mentre il Jomolhari trek  porta ai piedi delle alte montange e su passi remoti ed alti da Paro fino a Thimphu lungo la catene dall’alto Himalaya e, per i più altetici, lo Snowman Trek che porta nel cuore dell’Himalaya per ben 23 giorni…..

Generalmente, a seconda dell’altitudine, le temperature da novembre ad aprile sono miti di giorno e da fresche a  fredde la sera e di notte, durante il resto dell’anno, di giorno miti-calde e la sera fresche.

I migliori periodi per il trekking sono da ottobre a novembre e da marzo a maggio.

L’inverno è freddo ad altitudini elevate, e per questo sono sconsigliati i trekking sopra i 3800 metri, ma il Bhutan ha molti itinerari interessanti a quote medie come il Gangtey-Phunaka Trek che sono considerati trekking invernali e adatti proprio a questo periodo.

Durante l’estate prevale il monsone, che per la posizione geografica, a differenza del Nepal per esempio, complica il trekking con piogge anche per tutta la giornata, quindi è una stagione solitamente sconsigliata per il trekking in Bhutan. Alcuni dei trekking più conosciuti:

– Druk Path Trek (leggero-medio, 6 giorni)
– Chomolari Trek (medio-impegnativo, 10-14 giorni)
– Lunana Snowman Trek (impegnativo, 18 giorni)
– Gantey – Phunaka Trek (leggero, 3-4 giorni)
– Ghasa Trek ( leggero, 5 giorni)
– Laya e Lingshi trek (medio, 10 giorni)

I nostri trekking sono studiati per godersi il cammino e adatti a tutti in buono stato di salute, secondo il livello del trekking, dal facile al impegnativo. Non prevedono difficoltà alpinistiche o necessariamente esperienza sopra tutto per quelli facili-leggeri ed alcuni impegnativi (per la lunghezza) su sentieri e tappe giornaliere comodi.

Ci sono molti modi di classificazione nel escursionismo, quello del CAI, quello inglese, e cosi via. Noi classificiamo i trekking come segue, ricordando che si tratta solitamente di spostarsi lungo dei sentieri spesso molto scenografici e ben battuti e senza difficoltà tecniche o alpinistiche:

Un trekking facile-medio è adatto a tutti coloro che vogliono effettuare un viaggio attivo. È indicato per persone che hanno una buona preparazione fisica, ma non è necessario essere degli esperti camminatori. È richiesto un livello di allenamento normale per chi va in montagna, le camminate effettive giornaliere hanno una durata media indicativa di 4-5 ore di cammino con picchi di 6-7 ore per alcune tappe.

Un trekking medio-impegnativo è adatto a tutti che hanno un buon spirito di adattamento e amore per l’escursionismo e la montagna. È richiesto un buon livello di allenamento per chi va in montagna, le camminate effettive giornaliere hanno una durata media indicativa di 5-6 ore con picchi di 7-8 ore per alcune tappe.

Un trekking impegnativo è  adatto a tutti che hanno un buon spirito di adattamento e amore per l‘escursionismo e la montagna. È richiesto un ottimo livello di allenamento per chi va in montagna, le camminate effettive giornaliere hanno una durata media indicativa di 5-7 ore con dei picchi di 8-9 ore e oltre per alcune tappe. Si tratta solitamente di spostarsi lungo dei sentieri spesso molto scenografici senza particolari difficoltà tecniche ma avvolte si deve traversare anche passaggi o valici tecnicamente difficili.

Il trekking in Bhutan è regolato molto bene dal governo, alle quali leggi tutti aderiscono. Come in altri campi, non si lascia nulla al caso….

Tu non devi fare nulla in merito della burocrazia, lo facciamo noi per te come organizzatori.

Secondo il numero dei partecipanti e i giorni previsti saranno decisi i viveri, i cavalli e gli aiutanti al bagaglio.

Il trekking in Bhutan si effettua esclusivamente in stile classico, ovvero con campi tendati, cucina da campo, tende per il cliente, cibi, cuoco, assistenti e animali da soma per il trasporto dell’equipaggiamento per i campi tendati, viveri ecc.

Non devi aiutare nel prepare il campo il pomeriggio tardi, lo fa il personale accompagnante, ma sei sempre ben acceto se vuoi dare una mano!

Hai a disposizione anche una tenda gabinetto e una per fare una una semplice doccia.

Avrai sia la mattina che la sera una ciotola con dell’acqua calda per lavarti,  se vuoi farti una doccia, avvisa a mezzogiorno la guida per poter preparare la doccia per la sera.

Un trekking nell’Himalaya è un’esperienza unica anche grazie allo staff che vi accompagna. Oltre ad essere guidati durante le camminate, potrete anche conoscere una persona del posto per qualche giorno, ed entrare così più a contatto con la cultura locale. Le guide e lo staff di supporto sono persone professionali che assieme a noi, sono responsabili per la buona realizzazione del trek.

Ci teniamo a sottolineare che lo staff che vi accompagna, è composto da persone normali che lavorano ed hanno emozioni ed esigenze come tutti quanti. Tutti collaborano assieme per la buona riuscita del trek.

Anche loro possono avere un mal di testa o una giornata storta, nonostante siano sempre impegnati per il vostro bene, e ricordatevi che spesso loro sono più pazienti di noi che, con la nostra fretta ed abitudini ad avere tutto e subito, spesso non comprendiamo la situazione nella quale ci troviamo. In Asia il tempo ha una dimensione diversa.

Le nostre guide lavorano, naturalmente nell’ambito del turismo responsabile, persone locali parlanti inglese piuttosto che collaboratori esteri, sostenendo  così il mercato di lavoro locale.

Mance

Alla fine del trek è usanza dare una mancia al personale accompagnante. Noi consigliamo come minimo 3-4 Euro al giorno per la guida, e 2-3 Euro al giorno per ogni staff o cuoco (da dividere fra tutti partecipanti).

Valutate voi la qualità del servizio che avete ricevuto, ma considerate che il personale si aspetta sempre questo riconoscimento perchè, come nel resto dell’Asia, le mance sono considerate il “sale nella zuppa”.
Fate attenzione a separare voi stessi gli importi e non mostrare a tutti quanto consegnate, poichè può essere motivo di imbarazzo.

Di norma ogni persona ha a disposizione 13 kg per il trasporto del bagaglio personale. Il sacco per il bagaglio vi sarà consegnato da noi prima della partenza. Durante il giorno dovrete portare con voi solo uno zaino per ciò che vi può servire e per i vostri valori e documenti. Il bagaglio che non serve potrà essere lasciato in hotel (contro ricevuta) ed essere ripreso alla fine del trek.

La maggior parte dei trekkers si sovraccaricano con materiale ed equipaggiamento spesso inadeguato, quindi cercate di portare le cose strettamente necessarie, e quando fate un trek con più persone, si possono dividere i  medicinali e altro tipo di equipaggiamento.

È utile chiedersi prima di intraprendere un trekking se veramente serve il quinto libro pesante

Come si svolge una giornata di trekking in Bhutan?

Il trekking in Bhutan si svolge sempre nel modo classico con campi tendati, quindi in stile “classico”.

La mattina ti svegli fra le 06:oo e 06:30 e ti verra servito una ciottola con del acqua calda per lavarti viso e mani e lavarti i denti.

Di seguito consumi la colazione, ti avvisiamo che il caffè in Bhutan manca molto di qualità per noi italiani, pensa a portarti del caffè e una moka è avvrai risolto il problema “italiano” per iniziare la giornata con un “buon caffè” anche in trekking!

Dopo la colazione si raccoglie i bagagli, mentre la maggior parte del campo tendato è già smontato per essere portato dai animali.

Camminerai per 2 o 3 ore (secondo il trek)  prima che ti fermerai per il campo per il pranzo per il quale prevediamo un buon 2 ore, prima di avviarti per il cammino pomeridiano fino a raggiungere l’obiettivo della giornata.

Giunto alla fine della giornata, verrà cucinato un tè (o caffè se desideri) con dei biscotti, mentre viene montato il campo per la notte.

Se vuoi farti una doccia, fallo sapere alla guida, così organizza l’occorrente.

In tempo utile poi si prepara la cena che è più ricca del pranzo.

La sera si continua con il fuoco fino che si decide di domire.

Buona notte!

Nei campi tendati i pasti verranno preparati dal cuoco. I pasti sono vari e sempre in buone quantità.

L’acqua può essere fatta bollire dal cuoco e poi messa nelle borracce per la scorta giornaliera. Te e caffè per le colazioni sono sempre garantiti.

La colazione consiste di pane locale (pane tibetano o “chapati”), marmellate, miele, caffè, tè, uova nelle sue diverse forme, corn flakes ecc.

Il pranzo e la cena sono sostanziosi e, nell’ambito del possibile, vari, includendo primo e secondo e un dessert come dolci/frutta/formaggio/biscotti ecc. Succo di frutta in polvere sarà preparato anche per i pasti.

Ogni pasto è accompagnato da tè/cioccolato/caffè e acqua potabile preparata dal cuoco, utile anche per riempire la borraccia.

In generale consigliamo di portare con voi delle scorte di parmigiano, salame, prosciutto ecc. ma valutate questo secondo il vostro gusto personale e la durata del trek. Naturalmente dovranno arrivare in Bhutan nel bagaglio normale, mai nel bagaglio a mano!

Se il vostro viaggio trekking vi porta via Kathmandu, è possibile acquistare tutta l’attrezzatura e l’equipaggiamento necessario per il trekking, nei vari negozi specializzati.

Si trovano anche negozi ufficiali delle maggior marche  di abbigliamento, attrezzatura ed equipaggiamento da montagna che vendono equipaggiamento “non ufficiale” a prezzi convenienti.
La qualità spesso non raggiunge l’originale, ma per un trekking anche impegnativo può spesso essere sufficiente. Se in viaggio con noi, è utile prima di intraprendere il viaggio chiederci cosi da potervi consigliare.

È anche possibile noleggiare l’attrezzatura solo per i giorni necessari. Decliniamo in ogni caso la responsabilità per qualsiasi attrezzatura acquistata o affittata a Kathmandu.

Qui trovate una lista, testata da noi, per un trekking di 20 giorni ad elevate altitudini in primavera/autunno :

  • 1 sacco a pelo adatto anche per basse temperature
  • 1 scarpe da trekking con sostegno per caviglie
  • 3 Maglietta tecnica maniche lunghe
  • 2 camicia tecnica maniche lunghe
  • 5 maglietta di cotone
  • 1 pile tecnico / windstopper
  • 1 pile
  • 2 pantaloni lunghi trek
  • 6 boxer
  • 4 calze trekking
  • 2 calze
  • 1 calze di lana
  • 1 giacca leggera “guscio” / wind-rain stopper
  • 1 giacca a vento pesante
  • 1 pantalone comodo
  • 1 cuffia
  • 1 sciarpa
  • 1 paio di guanti caldi
  • 2 occhiali da sole
  • 1 scarpe escursionistiche leggere
  • 1 cappellino
  • 1 ciabatte
  • 1 pantaloncini corti
  • 2 asciugamano tecnico
  • 1 sapone biodegradabile
  • 1 spazzolino
  • 1 dentifricio
  • 2 borraccia da 1 litro
  • 1 ghette
  • Mollette e spago per stendere vestiti lavati
  • Sapone di marsiglia
  • Sacchetti di plastica
  • Kit medicinali vari
  • Cerotti per vesciche
  • Disinfettante
  • Carta igienica
  • Salviette
  • Crema solare con protezione 15 o più
  • Coltellino multiuso
  • Torcia frontale
  • Accendino
  • Carte da gioco
  • Libri
  • Block notes e penne

Fate qualche camminata a casa con le scarpe che utilizzerete durante il trekking, eviterete spiacevoli vesciche e dolori.

Un incidente può succedere a chiunque, un cambiamento improvviso delle condizioni climatiche può portare ad una caduta con danni seri che possono compromettere il trekking.

Per questo un’assicurazione di viaggio che copra il ricovero ospedaliero, il rimpatrio, il soccorso alpino ed in elicottero è più che necessaria e indispensabile, poichè in questi casi i costi possono presto raggiungere cifre elevatissime. Fatevi rilasciare dalla compagnia con la quale vi assicurate tutti i contatti necessari e le precedure da seguire.

Come scritto precedentemente, l’altitudine e i problemi legati ad essa sono da tenere sempre in considerazione. I nostri programmi di viaggio sono studiati apposta per favorire un acclimatamento regolare e corretto, per quanto ognuno abbia delle reazioni diverse in altitudini elevate, e non abbiamo mai riscontrato casi gravi di mal di montagna.
Portarsi un kit di primo soccorso è sempre di grande utilità.

Qui indichiamo una lista generica di medicinali e medicamenti che è sempre bene avere in viaggio.

Noi consigliamo :

  • Aspirine
  • Antibiotici ad ampio spettro
  • Antidolorifici
  • Medicine per stomaco
  • Antinfiammatori
  • Fermenti lattici
  • Anti diarrea
  • Disinfettante
  • Cerotti e fasciature
  • Burro cacao
  • Crema solare
  • Medici e balsami raffreddore e mal di gola
  • Repellente per insetti
  • Crema per punture
  • Termometro
  • Guanti sterili
  • Forbici