Il mito del “regno del drago tonante”, ovvero del Bhutan, è fondato dalle sue radici profonde nella cultura. Ad oggi è guidato dalla dinastia reale dei Wangchuck e dal capo supremo della setta dei Drukpa, il Je Khenpo.
In questo unico contesto l’ultimo regno Himalayano, ispirato dal buddismo Mahayana (o tibetano), vive una realtà che solo in Bhutan è potuto sopravvivere.
Così il viaggio che inizia con una breve sosta nella frenetica capitale del Nepal e con un volo davvero spettacolare lungo la catena Himalayana vi porta a Paro, da dove si parte per scoprire questo paese in un viaggio completo in sé, che definiamo appunto “il Bhutan classico”.
Dopo l’atterraggio in Paro, visiterete Thimphu, la capitale e sede del governo nonché sede estiva del corpo monastico. Da li, oltrepassando vari valici entrerete nel “vero cuore” del paese, le valli centrali, dove si incontrano i popoli dell’ovest con quelli dell’est creando un’esplosione di arte e cultura: dalla vecchia capitale di Trongsa, da dove discende la dinastia dei Wangchuck, alla fertile valle di Bumthang, dove, intorno a Jakar, molti sono i monasteri e templi da visitare nelle “valli di mezzo”. Come per ogni viaggio nel Bhutan, Thimphu rimane tuttavia un importante punto di riferimento, come la valle di Paro dove si conclude il soggiorno nel paese.
Nuovamente un volo lungo l’Himalaya riporta nell’caos asiatico della metropolitana Kathmandu piena di contraddizioni, prima di finire questo straordinario viaggio.