Il paese delle nevi – il Tibet ha un fascino particolare da secoli sul occidente. Ci sono molti monasteri e palazzi da vedere, ma anche i famosissimi panorami mozzafiato del altipiano, i laghi come il Yamdrok Tso, il Kailash come anche edifici storici come il palazzo del Potala a Lhasa o il Jumbu Lhakang a Tsedang. Scopri con noi le bellezze di questo unico territoro!

Cosa vedere in Tibet . Monaci del monastero di Labrang
Monaci Gelupka a Labrang

Scopri le bellezze del Tibet

La cultura del paese si può tracciare fino alla preistoria, ma è dominata da secoli dal Buddismo.

Dalle religioni naturalistiche come il sciamanesimo le popolazioni del altopiano seguirono per tanti secoli il Bönpo o Bon, una filosofia che univa l’animismo con elaborate strutture filosofiche che poi sono stati sovrastato dal Buddismo che ha penetrato il Tibet passando il Nepal dal India, dove era nato.

Dopo battaglie sia di guerra che folosofiche il Bönpo alla fine ha perso la battaglia fra le due filosofie. Dal medioevo il Buddismo ha preso sempre più potere ed influenza sulla gente, in parte amalgandosi con il Bön.

Oggi la cultura non è omogenea come appare, non solo per le diverse scuole del buddismo, Gelupka, Nyngmapa, Sakya e Kagyu, che per secoli hanno anche avuto conflitti viloenti fra loro. Ma anche il Bön rivede dagli anni ’70 del ultimo secolo crescersi dopo che il Dalai Lama ha riconosciuto loro setta come parte del buddismo tibetano.

Ma anche il paese “Tibet” come un unità non esisteva e maggior parte della popolazione erano nomadi che pascolarono le praterie, che non permetteva il svilupparsi di una cultura diffusa e sviluppata, ci si aiutava con chiamare artisti, filosofici ecc. dal “estero” sopratutto dalla Cina e dal Nepal.

Il buddismo tibetano penetra fortemente la vita delle popolazioni tibetane, ma anche il Bön, mentre esiste una minuscola minoranza musulmana e ancora più minuscola cristiana nel odierno Yunnan.

L’architettura
L’architattura di base non è molto variata, si distingue in case private, monasteri e fortezze e palazzi pubblici. Le famose città monastiche del Tashilumpo, dei monasteri di Sera, Ganden e Deprung sono spettacolari esempi di architettura religiosa. In generale, l’architettura tibetana è influenzata dalla Cina, dal Nepal e la Mongolia.

Le arti culturali
Le arti culturali come la musica e la pittura, intaglio al legno, danza sono in gran parte anche influenzati dai stili oltre frontiera cinesi e nepalesi e indiane in parte. Ricordiamo che nei tempi medioevale frontiere e autostrade non esistevano e quindi molti artisti vennero dal estero e portarono le loro influenze nel arte e cultura del altipiano.

La natura è davvero spettacolare


Il altipiano del Tibet, o maeglio in altipiano del Qinghai-Tibet con la sua altitudine media sopra i 4000 m ha creato un area geografica unica. Una volta essendo il fondo di un mare oggi migliaia di laghi salati lo decorono.

Immensi praterie, catene montuose come in Thien Shan nel ovest estremo del Tibet, ma sopratutto la catena Himalaya a Sud sono spettacolari, con il Chomolongma (8848,86 m) essendo anche il punto più alto del mondo.

Ben 4 grandi fiumi nascono in Tibet, il Tsang Po o meglio Brahmaputra, il Sutlej, il Karnali e l’Indus, il Yangtse, il Mekong, il Salween e il Fiume Giallo.

L’estensione geografica del altipiano del Tibet è enorme: 2,5 milioni di chilometri quadrati, un quarto dell’intera Cina!

Una delle più impressionanti ricordi di molti non è il Chomolongma (Everest), ma il clielo notturno con il suo spettacolare panorama sul clielo sopra: difficilmente da spiegare, ma sembra di poter toccare la via lattea, sopratutto quando la luna piena non disturba!


Il tibet non ha molti musei, ma molti monasteri!

I musei sono pochi, e pochi i visitarori interessati, poichè le autorità decidono cosa si può vedere o meno, spesso non correttamente riportando la storia del paese.

Fa  eccezzione il Tibet Museum a Lhasa che ha una collezione ampia e davvero interessante.

Ci sono diversi musei statali come quello del Gyantse Dzong, ma non in generale più per propaganda statale.

I monasteri

I monasteri del Tibet sono l’ideale alternativa, anche se non sei buddista, grazie ai grandi sforzi nel ristauro avvenuto dopo l’introduzione da Deng Xiaoping che per compensare passati errori della politica interna della Cina, ha permesso e lasciato finanziare molti lavoro di resstauro o ricostruzione dei monasteri nonchè la libertà religiosa.

Questo e la grande fede della popolazione stessa ha permesso a molti monasteri di essere ricostruiti nei ultmi decenni. I monasteri del Tibet sono luoghi di fede e vita monastica e una vsita dovrebbe sempre considerare la privacy e fede della popolazione locale.

La varietà delle sette, dei stili culturali è notevole. Chiedi la tua guida, che ti farà vedere il monastero anche sotto il profilo storico e spesso anche in una discussione con dei monaci recenti sulle particolari del proprio monastero!

Evidentemente bisogna ricordarsi di vestirsi adeguamente e di rispettare la privacy dei fedeli e dei monaci/monache sopratutto limitandosi a poce fotografie e videoriprese nei interni dei monasteri.

Sono alla fine i monasteri con i loro tesori culturali e religiosi che arrichiscono ogni visita e la tua ingenuità e diplomazia nel comportarsi non da turista, ma attento visitatore!

I monasteri del Tibet sono certo in questo senso ottima sostituzione per i eventualmente mancando musei statali.

Come già indicato, i siti Unesco sono pochi, ma impressionanti.

I siti Unesco del Tibet sono il Palazzo del Potala, il Palazzo estivo del Norbulingka, e il tempio del Jhokang, tutti situati in Lhasa.

Il Palazzo del Potala ha per la sua popolarita fra i visitatori della città e pellegrini e fedeli da tutto il arco culturale tibetano, introdotto un regime abbastanza rigido, che richiede prenotazione della visita e la durata della visita è limitata e abbastanza frettolosa, ma comrensible se sa che migliaia di persone lo visitano ogni giorno. Noi ci preoccupiamo per te anche per l’entrata al Potala.

Il Palazzo del Potala

Il Palazzo del Potala, residenza invernale del Dalai Lama dal VII secolo, simboleggia il buddismo tibetano e il suo ruolo centrale nell’amministrazione tradizionale del Tibet. Il complesso, comprendente il Palazzo Bianco e il Palazzo Rosso con i loro edifici ausiliari, è costruito sulla Montagna Marpori (montagna rossa) nel centro della Valle di Lhasa, ad un’altitudine di 3700 m. 
Racchiusi all’interno di massicce mura, porte e torrette costruite in terra battuta e pietra, i Palazzi Bianco e Rosso e gli edifici ausiliari del Palazzo del Potala sorgono dalla Montagna Rossa. Essendo il palazzo invernale del Dalai Lama del VII secolo d.C., il complesso simboleggia il buddismo tibetano e il suo ruolo centrale nell’amministrazione tradizionale del Tibet.

Il Palazzo Bianco contiene la sala cerimoniale principale con il trono del Dalai Lama, mentre le sue stanze private e la sala delle udienze si trovano al livello più alto. Il palazzo contiene 698 murali, quasi 10.000 pergamene dipinte, numerose sculture, tappeti, baldacchini, tende, porcellane, giada e pregiati oggetti d’oro e d’argento, oltre a una vasta collezione di sutra e importanti documenti storici.

A ovest e più in alto sulla montagna, il Palazzo Rosso contiene gli stupa funerari dorati dei passati Dalai Lama. Più a ovest si trova il monastero privato del Dalai Lama, il Namgyel Dratshang.

Il Monastero del Tempio Jokhang (Zuglagkang), uno dei primi monasteri del Tibet.

Anche il Monastero del Tempio Jokhang fu fondato dal regime nel VII secolo, per promuovere la religione buddista. Coprendo 2,5 ettari nel centro della città vecchia di Lhasa, nel Barkhor, la parte più antica di Lhasa, è composto da un portico d’ingresso, un cortile e una sala buddista circondata da alloggi per i monaci e magazzini su tutti e quattro i lati. Gli edifici sono costruiti in legno e pietra e sono esempi eccezionali dello stile buddista tibetano, con influenze provenienti da Cina, India e Nepal. Ospitano oltre 3.000 immagini di Buddha e altre divinità e personaggi storici insieme a molti altri tesori e manoscritti. Dipinti murali raffiguranti scene religiose e storiche ricoprono le pareti.

Il Palazzo di Norbulingka, l’ex palazzo estivo dei Dalai Lama.

Norbulingka, l’ex palazzo estivo del Dalai Lama costruito nel XVIII secolo, si trova sulla riva del fiume Lhasa a circa 2 km a ovest del Palazzo Potala in un ambiente verde lussureggiante, è un capolavoro dell’arte tibetana. Comprende un ampio giardino con quattro complessi di palazzi e un monastero, nonché altre sale e padiglioni tutti integrati nella disposizione del giardino per creare un’opera d’arte eccezionale che copre 36 ettari. La proprietà è strettamente legata a questioni religiose e politiche, essendo stata un luogo di contemplazione e di firma di accordi politici.

Città interesanti da non mancare

Gyantse
Città antica con il suo Dzong, il monastero di Palcho e sopratutto il famoso Khumbum, il Stupa più grande del Tibet contenente oltre 100000 Budda.

Shigatse
Con la sua fantastica città monastica

Tsedang
La culla del Tibet con il Jumbu Lhakang, il monastero di Tandruk, Samye, Mindroling e Dorje Drak

Sakya
Il monastero impressionante che ha dominato il Tibet per quasi 400 sotto il dominio della Mongolia.

Rongphu
Per la stupenda vista sulla parete Nord del Chomolongma (Everest, 8848,86 m) e il modesto antico e secondo più alto monastero sul mondo a ben 5009 metri!