Le formalità per entrare in Tibet sono semplici alla fine dei conti. Evidentemente non è toccato tutto il “Tibet culturale“, che include vaste aree del Amdo e Kham, ma sopratutto la Regione Autonoma del Tibet. Scopri con noi le varie formalità che servono per viaggiare in Tibet.

Formalità per entrare in Tibet (TAR)
Informazioni di base
Il Tibet è una meta affascinante e misteriosa che cattura l’immaginazione di molti viaggiatori. Le sue maestose montagne, i monasteri antichi, e le tradizioni culturali uniche lo rendono un luogo di grande bellezza e spiritualità. Qui parliamo della Regione Autonoma del Tibet,
Visitare la Regione Autonoma del Tibet (TAR) richiede una pianificazione accurata e il “Permesso di Viaggio per il Tibet“, ma l’esperienza di immergersi in una delle regioni più remote e culturalmente ricche del mondo vale sicuramente lo sforzo. Soprattutto perché svolgiamo noi le formalità.
Raggiungi il Tibet tramite un viaggio o transito in Cina, sia via terra in treno o vettura oppure in volo.
Similmente dal Nepal raggiungi il Tibet in volo o via terra.
Il visto per la Cina: i cittadini italiani non hanno bisogno di un visto turistico per la Cina per soggiorni fino a 30 giorni complessivi.
Questo regime è valido fino al 31 dicembre 2026 ma non accetta l’ingresso alla regione Autonoma del Tibet via terra o aereo, vedi seguente paragrafo.
Questa esenzione al obbligo del visto si si applica anche per l’ingresso in Tibet dal Nepal, sia via terra che con voli diretti per Lhasa.
Il mito del “Visto per il Tibet”…
Il Tibet fa parte della Repubblica Popolare della Cina e quindi il visto necessario è solo uno: quello per la Repubblica Popolare della Cina.
La Provincia Autonoma del Tibet, come altre regioni della Cina ha un regime speciale e per poterla visitare e quindi serve il “Permesso di viaggio per il Tibet“, che si ottiene tramite l’agenzia registrata in Lhasa che organizza il viaggio.
Il permesso di viaggio per il Tibet
Il “Permesso di Viaggio per il Tibet” (Tibet Travel Permit) è un documento obbligatorio per i turisti stranieri che desiderano visitare il Tibet.
Questo permesso è rilasciato dal Tibet Tourism Bureau e deve essere richiesto tramite la agenzia di viaggio autorizzata che organizza il tuo viaggio (come noi).
Ma si può viaggiare in Tibet autonomamente o no?
NO, se il viaggio si svolgerà anche solo in parte nella Regione Autonoma del Tibet, tutti i turisti provenienti dall’estero non possono visitare la Provincia autonoma del Tibet in autonomia.
SI, se il viaggio si svolge nelle regioni di dominio culturale tibetano del Amdo e Kham, che sono il Qinghai, il Sichuan, il Yunnan e il Gansu. In queste province limitrofe al Tibet “classico”, si viaggia con il solo il visto (per soggiorni fino a 30 giorni non serve ai cittadini italiani) per la Cina.
Alcuni gruppi di persone, fra loro quelli appartenente alla politica, giornalisti, scrittori, scienziati e ricercatori, persone VIP, impiegati di alto livello di un governo straniero sono soggetto a restrizioni. Se viaggi con noi, devi indicarlo a noi per evitare eventuali inconvenienti sia prima che in viaggio.
Altre restrizioni per entrare in Tibet
Va ricordato che la Repubblica Popolare Cinese, dal 2008 vieta l’entrata dei turisti internazionali nella Regione Autonoma del Tibet (TAR) da circa metà febbraio e tutto il mese di marzo. Quindi questo periodo è “off limits” per la pianificazione di un viaggio.
Inoltre le autorità sono molto sensibili tutto quanto concerne la questione del Dalai Lama o i tibetani in esilio, così foto, articoli o video sulla tematica sono vietate nella Cina e vi potrebbero essere sequestrati all’arrivo nel paese.
Come entrare in Tibet (Regione Autonoma del Tibet) dalla Cina
Si può entrare nella Regione Autonoma del Tibet attraverso la Cina continentale (“Mainland China”) e similmente anche dal Nepal sia via terra o con volo.
Importante: fino al 31 dicembre 2026, i turisti cittadini italiani e di altri paesi selezionati non hanno bisogno del visto cinese per un soggiorno fino a 30 giorni complessivi in Cina (incluso la Regione Autonoma del Tibet). Chi rimane più giorni (inclusi giorno d’arrivo e giorno di partenza) deve invece procurarsi il visto turistico cinese.
Permesso di viaggio per il Tibet: È necessario per tutti i visitatori, ma non ci sono limitazioni sul numero di partecipanti. In Tibet, non è possibile viaggiare autonomamente; è richiesto viaggiare con una guida autorizzata e veicolo con conducente, anche per i singoli viaggiatori.
Importante transito in aeroporti interni in Cina per volare in Tibet: dai attenzione che per la consegna del permesso viaggio Tibet hai abbastanza tempo fra il tuo arrivo e il volo che ti porterà in Tibet, Lhasa solitamente. Ci serve almeno 4-6 ore di tempo per il transito per poterti consegnare il permesso di viaggio Tibet cartaceo.
Quando necessario per viaggi oltre i 30 giorni, il visto per la Cina può essere richiesto online presso uno dei seguenti uffici in Italia, ai quali è necessario inviare i documenti e presentarsi di persona. Tutte le informazioni relative al visto cinese si trovano sui rispettivi siti degli uffici Chinese Visa Application Service Center presenti in Italia:
Ufficio Milano | https://www.visaforchina.cn/MIL2_IT/
Ufficio Roma | https://www.visaforchina.cn/ROM2_IT/
Ufficio Firenze | https://www.visaforchina.cn/FLR2_IT/
In alternativa, ci si può rivolgere alle agenzie visti specializzati, come per esempio, alle seguenti:
Ufficiovisti.it | https://www.ufficiovisti.it
Romeexpress | https://www.romexpress.it/Servizi/Servizi-Consolari
Visti per il mondo | https://www.vistiperilmondo.it/visti.html
Premesso quanto sopra, consigliamo al momento di seguire la seguente procedura se arrivate tramite la Cina:
– il visto per il soggiorno in Cina che supera la permanenza complessiva di 30 giorni in Cina (e solo in tal caso) va richiesto in Italia tramite agenzia visti specializzata oppure presso i China Visa Service Centre di Milano, Roma o Firenze.
Se ti trovi in un altro paese, il visto va richiesto presso il CVSC del rispettivo paese.
Come entrare in Tibet dal Nepal
Per entrare nella Provincia Autonoma del Tibet dal Nepal, devi essere ufficialmente parte di un viaggio organizzato, sia come viaggiatore singolo come in gruppo.
Via terra
- Strada: Puoi viaggiare da Kathmandu a Lhasa attraverso il Kodari (noto anche come Khasa-Tatopani). La distanza è di circa 110 km e il viaggio in auto dura circa 6-10 ore.
- Documenti Necessari: Per entrare in Tibet via terra, avrai bisogno di un permesso di ingresso per il Tibet. Questo documento deve essere richiesto tramite la agenzia di viaggio che organizza il viaggio.
In Volo
- Volo diretto: Puoi prendere un volo diretto da Kathmandu a Lhasa. Questo è un’opzione più rapida rispetto al viaggio in auto.
- Alternative volo: puoi anche volare direttamente da Kathmandu a Chengdu, Kunming etc e da li volare a Lhasa.
- Documenti necessari: Anche se i cittadini di alcuni paesi selezionati, inclusi l’Italia, non hanno bisogno di un visto turistico per la Cina fino a 30 giorni, è comunque necessario ottenere il permesso di viaggio per il Tibet.
- Arrivo a Lhasa: Una volta arrivato a Lhasa, la guida turistica ti consegnerà i permessi del Tibet Travel Permit cartacei.
Prima del tuo viaggio otteniamo i “permessi di viaggio per il Tibet” che ti invieremo in copia digitale il permesso di viaggio.
Al momento (aprile 2025) ci sono voli diretti fra Kathmandu e Lhasa il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì (soggetto a cambi).
Alternative voli Nepal-Lhasa
In alternativa ci sono voli da Kathmandu per altre città cinesi (in tal caso non serve il visto cinese), per esempio da Kathmandu a Chengdu (Chengdu Tianfu International), Kunming, Guangzhou Baiyun (Canton, Shanghai), Qingdao (Shangdong) o Pechino (Beijing Daxing International).
Da questi aeroporti cinesi, si trovano poi le connessioni per Lhasa. Attenzione che per esempio Chengdu Tianfu International è lontano circa 50 km da Chengdu, se quindi arrivi a Chengdu Shuangliu International Airport (circa 20 km da Chengdu città), calcola almeno 4 ore per il transito fra i due aeroporti di Chengdu. Lo stesso vale per Pechino e altre città cinesi con almeno due aeroporti.
Il visto e costi
Attenzione: al momento i cittadini Italiani per entrare nel Paese non hanno nessun bisogno di visto turistico per entrare per un soggiorno fino a 30 giorni fino al 31 dicembre 2026.
La Regione Autonoma del Tibet (TAR) è parte integrale della Repubblica Popolare della Cina, è ad accesso ristretto, serve oltre il visto Cina, il Permesso si viaggio Tibet. Un visto per il Tibet per questo non esiste, ma riportiamo anche tutto sul visto cinese.
In primis, assicurati che il tuo passaporto supera ben almeno 6 mesi oltre il soggiorno tuo che prevedi per la Cina. Non è previsto il rilascio di visti turistici ai posti di frontiera e le seguenti informazioni si riferiscono ai solo cittadini Italiani.
Il visto gratuito fino al 31 dicembre 2026
Fino al 31 dicembre 2025, i cittadini italiani in possesso di passaporto ordinario potranno viaggiare in Cina per motivi di affari, turismo, visite a familiari e amici e transito per un massimo soggiorno di 30 giorni senza bisogno di richiedere un visto d’ingresso.
Quando si ha bisogno del visto (oltre 30 giorni)
Tutti i cittadini Italiani devono ottenere per una visita turistica il visto turistico (tipo L) per la Cina, valido solitamente per soggiorni di oltre 30 giorni.
Non è richiesto ai cittadini italiani alcun visto per recarsi per turismo a Hong Kong o Macao per soggiorni di meno di 90 giorni, ma se arriva dalla Cina stessa, bisogna essere muniti di visto con doppio ingresso se si intende rientrare in Cina. Vedi anche il sito delle autorità concerne di Hong Kong: www.immd.gov.hk
Non è richiesto alcun visto anche nel caso di transito inferiore alle 24 ore con destinazione verso un terzo paese (da documentare con biglietto aereo ed eventuale visto per il paese di destinazione) e si deve rimanere nella zona di transito del aeroporto di Hong Kong.
Come e quando si ottiene
Il visto turistico per la Cina si ottiene esclusivamente tramite i rispettivi Chinese Visa Application Service Center (CVASC), la società di servizi che gestisce il servizio di richiesta del visto secondo i criteri stabiliti dall’Ambasciata e dal Consolato, che in Italia si trovano a Milano e a Roma oppure alle agenzie di viaggio e tour operator o alle agenzie di visti specializzate nella gestione di pratiche presso i Consolati esteri in Italia.
Da marzo 2023 sono in vigore nuove regole per l’ottenimento, cosi non si può’ più presentare una richiesta cartacea, ma si fa tutto online presso uno dei seguenti uffici al quale poi si deve mandare i documenti. Informazioni dirette li trovi sui rispettivi siti degli Ufficio Chinese Visa Application Service Center presenti in Italia :
Ufficio Milano | https://www.visaforchina.cn/MIL2_IT/
Ufficio Roma | https://www.visaforchina.cn/ROM2_IT/
Ufficio Firenze | https://www.visaforchina.cn/FLR2_IT/
Oggi non ci si rivolge alle Ambasciate o Consolati Cinesi per la richiesta del visto turistico, ma bensì agli uffici visto sopra indicati (anche online).
In alternativa, ci si può’ rivolgere alle agenzie visti specializzate, come per esempio, alle seguenti:
Ufficiovisti.it | https://www.ufficiovisti.it
Romeexpress | https://www.romexpress.it/Servizi/Servizi-Consolari
Visti per il mondo | https://www.vistiperilmondo.it/visti.html
Premesso quanto sopra, consigliamo al momento di seguire seguente procedura
– il visto per il soggiorno in Cina va richiesto in Italia tramite agenzia visti specializzata oppure presso i China Visa Apllication Service Centre di Milano, Roma o Firenze. Se ti trovi in un altro paese, il visto va richiesto presso il CVSC del rispettivo paese.
– il visto cinese si può anche richiedere tramite le agenzie di viaggio regolarmente registrati.
Validità ed estensioni visti turistici
Il visto turistico a entrata singola dura un massimo di 90 giorni mentre quello a ingresso doppio dura un massimo di 30 giorni per ingresso; ovvero un massimo di 60 giorni con l’obbligo di uscire dalla Cina dopo i primi 30 giorni, per esempio facendo una visita a Hong Kong.
La validità dei visti turistici è solitamente 30 fino ad un massimo di 60 giorni di permanenza nel paese e permette l’entrata nel paese entro tre o sei mesi a partire dalla data di rilascio, un visto con validità tre mesi per esempio diventerà inutilizzabile se non si entra in Cina entro i tre mesi successivi al rilascio dello stesso. Per cui consigliamo di non richiedere il visto troppo in anticipo.
Il visto turistico si può estendere presso gli uffici del Public Security Bureau (PSB), Entry and Exit Administration Office, almeno sette giorni prima della scadenza del visto. Non vi è alcuna garanzia che l’estensione venga concessa e consigliamo di farlo quindi in tempo utile in caso non verrebbe concesso per uscire dal paese.
Numero di entrate ed uscite dalla Cina sono definite a singolo e doppio, con visto a ingresso singolo, lo stesso scade automaticamente alla prima uscita dalla Cina. Attenzione che recarsi ad Hong Kong o Macao conta come uscita dal paese e quindi scade il visto e se si desidera rientrare in Cina si deve richiedere un nuovo visto turistico per rientrare (in Cina).
È assolutamente da evitare di fermarsi oltre la validità del visto, le autorità nei casi di permanenza illegale nel paese non conoscono tolleranza e si affronta detenzione ed espulsione.
Costo del visto
Il costo del visto per la Cina varia secondo le modalità‘ scelta: se si fa tutto da soli, recandosi ai centri CVASC sopra menzionati, costa di meno, mentre attraverso le agenzie specializzate o agenzie di viaggio (se offrono il servizio) il costo naturalmente sale, ma si risparmia tempo ed impegni propri.
Procedura standard : 127 Euro, Espresso: 172 EURO – i costi variano secondo il tipo e la validità del visto e da chi si prende il servizio.
Il visto richiesto costa uguale se si chiese un ingresso singolo o doppio.
Per le tariffe vedi il tariffario ufficiale qui: https://www.visaforchina.cn/MIL2_IT/yyxz/271145.shtml
Che documenti servono
- Un passaporto con almeno sei mesi di validità (ossia non deve scadere entro meno di sei mesi dalla partenza e avere almeno due pagine libere).
- Il modulo per la richiesta del visto adeguatamente compilato (scaricabile dai siti dei CVASC o delle agenzie specializzate).
- Due foto formato passaporto con sfondo chiaro.
- Un biglietto di aereo sia di andata e ritorno dalla Cina più l’itinerario che si intende aseguire durante il soggiorno in Cina.
- Formalmente la ricevuta di conferma delle prenotazioni degli alloggi previsti, si possono successivamente all’ottenimeto del visto anche cancellare e cambiare sia itinerario che alloggi.
In alternativa presentare una lettera d’invito rilasciata da un cittadino cinese o da uno straniero provvisto di permesso di residenza in Cina. La lettera d’invito deve contenere sia il nome, genere e data di nascita del visitatore, le informazioni concernenti l’itinerario, durata del soggiorno, etc. nonche e le informazioni concernenti la persona che invita, quindi nome, numero di telefono, indirizzo, firma e copia della carta di identità cinese o, se la persona non è cinese, copia della pagina del passaporto contenente la foto e della pagina contenente il permesso di residenza.
Hong Kong e Macao
Chi si reca a Hong Kong o Macao per un soggiorno di durata inferiore a 90 giorni ottiene il visto all’arrivo. Si può richiedere in loco e in un secondo momento il rilascio del visto per la Cina, ma se prevedete già il proseguimento per la Cina stessa, consigliamo di fare il visto già prima del viaggio nel vostro paese di residenza per non dover perdere tempo in loco.
Aree ristrette al turismo
Alcune prefetture nella mongolia interna, dello Xinjiang, del Sichuan, dello Yunnan e la totalità della Regione Autonoma del Tibet sono ristrette per i viaggiatori stranieri o a volte anche per gli stessi cittadini cinesi.
Visitare il Tibet dalla Cina
Un visto turistico per la Cina non consente automaticamente di visitare il Tibet. Per farlo, occorrono ulteriori permessi come il Tibet Travel Permit che viene rilasciato con criteri restrittivi soltanto ad agenzie autorizzate. Questo vale anche per coloro che entrano con il visto gratuito fino al 31 dicembre 2025 per la Cina .
L’ottenimento tuttavia è meno complicato di come si pensi.
Prima di viaggiare in Tibet, devi mandare la copia del passaporto e del visto turistico a chi vi organizza il viaggio, come a noi, che, ricevuto la documentazione richiesta, tramandiamo tutto alle autorità’ a Lhasa per il rilascio dei vari permessi e lettere necessarie che poi consegniamo all’arrivo in Cina. Cosi muniti dei permessi, poi effettuare il viaggio previsto nella Regione Autonoma del Tibet.
Con noi, la parte del Mainland China puoi anche svolgere in autonomia.
Giornalisti e ufficiali
Giornalisti, personalità pubbliche e diplomatici devono richiedere un permesso speciale rilasciato dal Ministero degli Affari Esteri, non il visto turistico.
Formalita doganali
La dogana
All’entrata in Cina è richiesta la compilazione di due moduli: una dichiarazione sanitaria ed una per la dogana. Quest’ultima è in duplice copia con carta copiativa: una copia viene ritirata all’atto. Si raccomanda di compilarla attentamente, di tenere sempre la copia e di non perderla, (gli oggetti dichiarati all’entrata vanno tenuti in uscita nel bagaglio a mano per il controllo doganale).
E’ vietata l’introduzione nel paese di materiale pornografico, armi, radiotrasmittenti, valuta cinese e piante, droghe e narcotici tossici, qualsiasi documento in qualsiasi forma (cartacea, fotografica, elettronica) che sia nocivo alla politica, all’economia, alla cultura ed all’etica della Cina. Ricetrasmettitori o strumenti simili di comunicazione. Animali o prodotti animali, microorganismi, prodotti biologici, tessuto umano, sangue.
Nessun limite è imposto per l’introduzione di valuta straniera, se comunque la somma supera il controvalore di 5000 US Dollar, è bene dichiararla all’ingresso. Tutti i controlli doganali in entrata sono molto solitamente “soft”, mentre all’uscita possono essere più severi.
Canale rosso e il canale verde
Come in tutti paesi la dogana ha due diversi canali presenti. Se non avete nulla da dichiarare potete percorrere quello verde, altrimenti dovete passare per quello rosso. Percorrete il rosso quando non siete sicuri su quale prendere.
Duty free
Si possono importare liberamente senza pagare dazi alcuni:
- Oggetti in oro o argento se contengono meno di 50 grammi di materiale prezioso.
- Valuta straniera (come l’Euro) fino ad un controvalore di 5000 Dollari USA.
- 400 sigarette o 100 sigari, e 1.5 litri di bevande alcoliche (con una quantità di alcool maggior del 12%).
- Fino a 3 copie della Bibbia e solo per uso personale.
- Equipaggiamento elettronico per uso personale tipo tablet, laptop, mp3 player e cosi via.
Attenzione:
Le dogane cinese seguono le regole minuziosamente e chi le viola è soggetto a penalità’ salate e in alcuni casi la detenzione. Informazioni dettagliate su quali prodotti debbano essere dichiarati sono presenti sul Custom Declaration Form, che ricevete all’arrivo in Cina prima di passare alla dogana e consigliamo nel dubbio di leggerlo attentamente e completarlo in maniera accurata.
Passare la dogana può’ essere una procedura lenta e fastidiosa. Informatevi sempre in anticipo se non siete sicuri dei regolamenti o se temete di rischiare qualche problema.
Formalità drone
Le normative per l’uso dei droni in Cina sono complesse e talvolta poco trasparenti. Può essere difficile orientarsi tra regole ufficiali, restrizioni locali e prassi non scritte. Ciò che è permesso sulla carta non sempre corrisponde alla realtà.
È possibile portare un drone in Cina, ma il suo utilizzo può attirare l’attenzione sia da parte dei passanti che dalle autorità locali. In particolare, la presenza di cittadini stranieri che pilotano droni può suscitare sospetti o preoccupazioni, specialmente in aree sensibili o poco turistiche.
Sebbene non vi sia un divieto esplicito, sconsigliamo vivamente di far volare droni in Cina, a meno che non si disponga di tutte le autorizzazioni necessarie e si sia ben informati sulla normativa locale.
L’organo responsabile è la Civil Aviation Administration of China (CAAC), con un sito inglese: https://www.caac.gov.cn/English/Regulations/Normative/
Sicuramente ti interessa soprattutto il seguente testo: Regulations on Real-name Registration of Civil Unmanned Aircraft Systems
Secondo la normativa vigente, è richiesto per legge che i droni siano coperti da una polizza assicurativa per responsabilità civile, soprattutto se usati in spazi pubblici o urbani.
È fondamentale per ogni pilota di droni conoscere con precisione dove è consentito volare. I droni devono sempre rimanere nel campo visivo dell’operatore e evitare aree densamente popolate, per garantire la sicurezza pubblica. Inoltre, è indispensabile tenersi alla larga da aeroporti, basi militari e luoghi sensibili, come posti di blocco della polizia e centrali elettriche.
Nelle grandi città come Pechino e presso luoghi iconici come la Grande Muraglia, sono in vigore severe no-fly zone (NFZ).
Altre aree soggette a restrizioni includono il Xinjiang e il Tibet (TAR)
Volare in aree controllate senza previa autorizzazione da parte della CAAC è strettamente vietato.
Se hai dubbi su regolamenti o località specifiche, puoi contattare la CAAC via email all’indirizzo fsdcaac@public3.bta.net.cn o telefonicamente al numero +86 010 6409 1288.
