Il trekking attorno all’Annapurna è morfologicamente e culturalmente fra i più svariati del Nepal, si va dalle terrazze di riso lungo il Marsyangdi Khola, con clima subtropicale, a quello alpino e subartico del passo Thorong-La, fino a quello desertico transhimalayano dell’altipiano di Baragaon.
Con le variazioni delle regioni climatiche, oltre alla vegetazione, variano anche i popoli che ci vivono e le loro culture, da quelli indoariani a quelle tibetoburmesi. Chetri, Bahun, Gurung, Nyeshang-pa (Manangi) Lo-pa, Thakhali, Magar e Pun. Troviamo cosi sul percorso praticamente tutte le religioni del paese: buddismo, sciamanesimo, hinduismo, templi, caverne di meditazione e ritiro, monasteri e antichi luoghi di culto. E al di sopra di tutto questo scenario dominano le imponenti vette del Manaslu, Damodir, Annapurna e Dhaulagiri Himal.
Partendo da Kathmandu in vettura per Syangye, si sale a piedi lungo il Marsyandgi Khola per Nyeshang (Manang). Da qui salirete sul lago di Tilichio (4949 m), immerso in un panorama mozzafiato racchiuso dalla “Grand Barrier” del Tilichio Peak (7134 m) e il Khansghar Kang (4785 m) ed è uno dei più alti laghi del Himalaya.
Da qui scendiamo verso Shree Kharka per risalire al passo del Thorong-La, 5416 metri. Da qui si scende nell’arido “altipiano” di Baragaon (“12 villaggi”) con il sacro tempio di Muktinath al suo centro. Si continua la discesa nella valle laterale del Panda Khola per raggiungere a Thinigaon la valle (del fiume) Kali Gandaki. (o alternativamente via Kagbeni). Si attraversa la gola più profonda del mondo fra Dhaulagiri e Annapurna (oltre 5000 m fra vette e fondovalle!!) lungo il Kali Gandaki fino a Tatopani, famoso per le fonti di acqua calda, dove poter fare un bel bagno nelle sue vasche, da dove si rientra per Pokhara, sulle rive del lago Phewa. Si rientra per la capitale Kathmandu, dove trascorrere gli ultimi giorni prima di concludere questo meraviglioso viaggio attraverso l’Himalaya.