Trekking spettacolari su antichi itinerari di pellegrinaggio o commercio ti portano fra colline, mandrie di Yak, montagne maestose e paesaggi remoti e poco popolati.
Trekking in stile “classico” con campi in tende sul trek da Tingri o da Kharta al Everest, dai trek attorno i laghi di Nam Tso, Lhamo Lhatso o Yamdrok Tso o al monte Karpo Kawa, mentre attorno al Kailash dormi nelle lodge dei monasteri. Ma puoi fare anche un trek breve di una giornata nei dintorni di Lhasa o Tsedang.
Escursionismo sul tetto del mondo
Fare trekking in Tibet
Tre ottomila, centinaia di settemila e seimila formano l’Himalaya del Tibet. Il tetto del mondo e’ un paradiso dell’escursionismo, o trekking come oggi si preferisce definirlo.
In Tibet solitamente (eccetto al Kailash) i trekking si svolgono in campi tendati.
Oggi i trekking si suddividono in due categorie:
1) Trekking nelle Guest House dei monasteri attorno il Kailash
L’unico trekking dotato di semplicissimi guest house/lodges gestiti dai monasteri. Le sale e le camere per il pernottamento sono molto semplici e i servizi sanitari molto semplici. Sarete con altri pellegrini e mangerete esclusivamente vegetariano, ricordati, non e’ un trekking, ma bensì una Kora sacra che condividi con i pellegrini.
2) Trekking con campi tendati
Tutti altri trek svolgiamo in campi tendati, con staff locale di supporto, solitamente Yak e Yakmen.
Qualsiasi trek che va oltre un unico giorno, e’ sempre da considerarsi “impegnativo”, in primis già l’altitudine li definisce cosi, certo poi si aggiunge il cammino, che generalmente e’ faticoso anche per l’ossigeno mancante e capirai le fatiche dei alpinisti che si spingono fino ai ottomila.
A secondo del trekking, è utile prepararsi già prima del viaggio con escursioni leggere di fine settimana indossando le scarpe che si useranno poi anche per il viaggio trekking, il che evita il problema delle vesciche ai piedi.
Se fai un trekking in Tibet, qualche escursione in alta montagna in Italia, magari con pernottamento in baita non guasterà certamente e lo incoraggiamo sempre. Ben alleanti e con buona condizione fisica e salutare, anche un trekking lungo e in alta montagna non sarà un problema anche per te.
Noi organizziamo ogni trekking in modo che qualsiasi persona in buona condizione fisica e salute possa partecipare.
Trekking indipendente in Tibet
Purtroppo nessun straniero può fare il trekking indipendentemente, in quanto serve sempre una guida e organizzazione da una agenzia regolarmente registrata per potersi muovere fuori da Lhasa città.
I nostri trekking
Nella provincia autonoma del Tibet solo le agenzie regolarmente registrati possono operare il trekking nel paese.
Tutti operatori esteri (incluso quelli italiani) sono legalmente obbligate ad appoggiarsi ad una agenzia trekking o viaggi “nazionale”, legalmente registrata per l’organizzazione di un viaggio o trekking in Tibet.
Premesso questo, da oltre 25 anni organizziamo trekking sul tetto del mondo.
La conoscenza del trekking e l’esperienza acquistata nei decenni di ogni angolo del Tibet, non creiamo itinerari copiati da altri, ogni trek riflette la nostra diretta esperienza sul posto.
Se fai un trekking con noi trovi non solo un operatore locale e pienamente in regola con tutte le normative del paese e un operatore di turismo responsabile o sostenibile che ti darà la miglior assistenza e logistica a quote locali e competitive. Vai a leggerti quello che pensiamo e attuiamo in merito sotto “turismo responsabile“.
Se vuoi qui puoi vedere i nostri trekking in Tibet che si possono anche personalizzare secondo le tue esigenze.
La salute in trekking
La salute in trekking
Un incidente può succedere a chiunque come un malessere che possono compromettere il trekking. Per questo un’assicurazione di viaggio che copra il ricovero ospedaliero, il rimpatrio, il soccorso alpino ed in elicottero (elisoccorso) è, più che necessaria, indispensabile per un trekking piacevole.
Per la salute in viaggio genericamente, leggiti anche “Salute in viaggio“
L’altitudine in viaggio
I nostri trekking sono tutti studiati per favorire un acclimatamento regolare e corretto, per quanto ognuno abbia delle reazioni diverse ad altitudini elevate, e non abbiamo mai riportato casi di grave mal di montagna.
Certamente non ci auguriamo nessun problema durante il trekking, ma pensare agli incidenti e alla loro prevenzione prima di un viaggio in montagna è sempre saggio.
L’acqua in trekking
È molto importante durante ogni attività di bere sufficiente, cosi anche in trekking.
In Tibet durante il trek attorno il Kailash, trovi l’acqua bollita nelle lodges ma anche l’acqua minerale (non gassata) in bottiglie di plastica, anche se sconsigliamo l’uso per motivi ecologici e di turismo responsabile.
Quando invece ci si trova in campi tendati, l’acqua da bere verrà fornito da chi vi accompagna, anche se è sempre utile avere del disinfettante per l’acqua con se.
Oltre ai vari disinfettanti per l’acqua da bere, ci sono anche sistemi di filtraggio molto efficaci che permettono la produzione di acqua potabile anche in pochi minuti. Soluzione popolare sono anche le cosi dette “Steri Pen”, leggeri e facili da portare.
Per quale soluzione uno si decida, vale sempre il consiglio che da fonti sconosciute non si deve bere dell’acqua ed è sconsigliato bere acqua non trattata o bollita per almeno 10 minuti.
Kit base di primo soccorso
Portarsi un kit di primo soccorso è sempre di grande utilità, se sei in più persone, è facile condividere le medicine base. Indichiamo qui una lista generica di medicinali e medicamenti che è sempre bene avere in viaggio.
Noi consigliamo di base:
- – Aspirine
- – Antibiotici ad ampio spettro
- – Antidolorifici
- – Medicine per stomaco – Antinfiammatori
- – Anti diarrea
- – Disinfettante
- – Cerotti e fasciature
- – Burro cacao o protettivo per le labbra
- – Crema solare
- – Medicine e balsami raffreddore e mal di gola
- – Repellente per insetti
- – Crema per punture
- – Termometro
- – Guanti sterili
- – Forbici
- – Coltello svizzero o similare
Naturalmente è sempre utile scorte sufficienti per coprire ben oltre il periodo di viaggio, assicurandosi di chiedere al proprio medico competente di rilasciare una lettera per le dogane in caso necessario nel transito di medicine particolari. Informati con il tuo medico e vettore in caso hai dubbi.
Un avviso importante:
Spesso i clienti ci chiedono di lasciare le medicine in loco. Noi abbiamo fatto l’esperienza che è piuttosto contra produttivo lasciare medicine “italiane” che ci sembrano ottime lasciare per la distribuzione. Non lo fare! Porta le tue medicine da un medico locale che ti può dire cosa sia utile, moltissime medicine per il mercato italiano si riferiscono ad un altra cultura, mangiare e stile di vita e spesso qui non funzionano o nel caso peggiore, sono dannosi. Portali indietro in Italia che per noi fa più senso se non sei medico e non ti consulti con un medico locale o noi.